Morbillo e Rosolia colpiscono le stesse fasce di età e hanno una sintomatologia simile.
Il 20% circa dei casi che soddisfa la definizione clinica di morbillo può essere rappresentata, in realtà, da casi di rosolia.
A partire dal 2003, 53 Stati Membri della Regione Europea dell'OMS (WHO/Europe), compresa l’Italia, hanno stabilito la necessità di dotarsi di piani strategici per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita nella Regione Europea. Ogni Paese ha previsto l’adozione di un sistema di sorveglianza specifico, in grado di rilevare tempestivamente i focolai, valutare le catene di trasmissione al fine di implementare e valutare campagne di vaccinazione supplementari mirate, permettere una valutazione realistica delle incidenze. A questo proposito, come raccomandato dall’OMS del 20 febbraio 2013 è stata introdotta in Italia la sorveglianza integrata del morbillo e della rosolia postnatale, malattie per cui esistono obiettivi di eliminazione (<1 caso di sindrome da rosolia congenita per 100000 nati vivi) entro il 2010) fissati dal Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2010-2015 (Pnemorc).
In quest’ambito, la sorveglianza di laboratorio rappresenta un elemento chiave cosi come ripetutamente sottolineato nei vari documenti che regolano l’eliminazione e l’eradicazione di morbillo e rosolia.